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Matrimoni on-line: ora si può!
Ebbene sì: chi si sposa a Venezia ora può trasmettere on-line l’evento, facendolo vedere a tutto il Mondo! Il servizio ‘Diretta Internet’ del Comune di Venezia non è un “esercizio tecnologico” fine a se stesso, ma un ottimo esempio di come il computer possa aiutare a ridurre le distanze.
Rendere partecipi, seppure virtualmente, il momento del “Sì” parenti e amici troppo lontani dal luogo della cerimonia rappresenta un’opportunità interessante per tutte le coppie, ma soprattutto per quelle straniere (tantissime) che scelgono la laguna come luogo per il loro matrimonio: pensate che rappresentano la maggioranza delle 1400 che ogni anno si sposano a Venezia!
Sì MA…QUANTO COSTA?
Il servizio ‘Diretta Internet’ è attivo nello storico Palazzo Cavalli, che si trova in una delle più suggestive zone di Venezia (si affaccia sul Canal Grande a ridosso del Ponte di Rialto). Il costo è di 120 euro per chi prenota on-line; bisogna aggiungere l’affitto della sala, che parte da 500 euro. Le tariffe complete le trovate qui; il modulo per prenotare le nozze, a cui va specificato che ci si vuole avvalere del servizio Internet è all’indirizzo www.weddinginvenice.org.
E la Musica? Beh, per quella siete nel posto giusto…noi di Matrimusica siamo a nostro agio anche in queste situazioni di Gran Classe: c’è un occhio particolare all’installazione dell’impianto, che deve integrarsi alla perfezione anche in presenza di architetture particolari, e il repertorio sarà adeguato all’occasione e al buon gusto degli sposi (che sarà notevole, vista la location così suggestiva!) e degli ospiti.
Ma torniamo a parlare di Internet…curioso vedere che il web sia “amico” dei matrimoni ma anche, in certi casi, vada incontro alle esigenze di chi vuole divorzi “lampo”…
In Brasile è in discussione l’adozione di un progetto di legge che snellisce (sin troppo…) la prassi per il divorzio: per i coniugi basta inviare una mail con il consenso e i documenti del matrimonio al giudice, che può decidere per la cessazione immediata del vincolo. In questo modo, verrebbe alleggerito il “peso” per i tribunali, dato che le coppie che divorziano ogni anno in Brasile sono 150 mila.
Va bene l’efficienza, ma non credete che il sistema sia un po’ troppo sbrigativo?